Nate in un garage non della Silicon Valley
ma di Torre de' Roveri
La storia della Stufa Bergamasca inizia più di quarant’anni fa, nel 1978, nel garage di un ingegnoso bergamasco: di giorno operaio edile, di notte versione locale di Steve Jobs, si cimentava in esperimenti per elaborare una stufa che riscaldasse la casa in maniera efficiente e duratura. Dopo una serie di test sui materiali refrattari e di collaudi casalinghi sul sistema di circolazione dei fumi, il prototipo della stufa bergamasca si andava perfezionando.
Oltre quarant'anni di storia
Gli ottimi risultati e la passione condivisa convinsero lui e la moglie a fondare, nel 1981, un’azienda a conduzione familiare a Torre de’ Roveri. In un mondo dominato dai camini, La Stufa Bergamasca era pronta per lanciarsi sul mercato con un prodotto di alta qualità, efficienza e affidabilità.
1981 un mondo dominato da camini
Negli anni successivi la Stufa Bergamasca raggiunge un importante traguardo: viene registrato il brevetto presso il Ministero dell’Industria del Commercio con il titolo “Stufa provvista di un labirinto interno atto ad accrescere il percorso dei fumi”: un’invenzione tecnologica in grado di migliorare ulteriormente la funzionalità del manufatto.
Il labirinto brevettato
Nel mentre l’azienda è impegnata a farsi conoscere sul territorio e nel resto del Nord Italia partecipando alle principali fiere e sagre della zona. Dove c’era una sagra sicuramente ci sarebbe stata anche La Stufa Bergamasca ad esporre le sue stufe in refrattario, ben riconoscibili grazie al sole in bronzo stampato sullo sportello come un vessillo. Opera di uno scultore locale (Sartori Egidio), fin da subito il sole diventa il simbolo dell’azienda con il suo richiamo al calore e all’irraggiamento solare.
Il sole dentro
Gli anni corrono veloci e nel 2002 l’azienda viene rilevata da Massimo Ongaro. La nuova proprietà sceglie di continuare nel solco della tradizione garantendo i livelli di qualità ed affidabilità del prodotto. La produzione rimane improntata all’artigianalità: ogni stufa è realizzata dalle mani esperte di persone che da una vita si dedicano alla costruzione di stufe, mettendoci tutta la loro competenza, cura e passione.
Massimo Ongaro rileva l'azienda
All’eredità viene però aggiunto un fresco slancio innovativo che traghetta La Stufa Bergamasca nel nuovo millennio. La scelta di dare una ventata di modernità passa innanzitutto attraverso la ricerca estetica e i nuovi materiali. Vengono disegnate nuove linee con rivestimento e rifiniture in pietre e acciaio che affiancano la ceramica e il bronzo tradizionali. I nuovi design sono eleganti e sofisticati; le linee e i colori sono leggeri e moderni.
Estetica e design
Nel 2012 si ha una nuova significativa svolta: viene disegnata la stufa con sportello in vetro e fuoco a vista, che unisce la funzionalità tecnologica della stufa al comfort accogliente della fiamma di un camino. Per festeggiare i 10 anni nell’azienda, Massimo dedica la prima stufa della nuova linea alla figlia Allegra, nata in quello stesso anno, rendendo omaggio ad un’antica tradizione inaugurata dal precedente proprietario che era solito attribuire alle sue stufe il nome proprio di persone a lui care.
2012 il fuoco a vista
Dal 2019 l’azienda si è trasferita ad Albano Sant’Alessandro in nuovo showroom in cui Massimo e Stefania accolgono con gentilezza e calore i clienti, conservando intatto quel senso di familiarità e cura che da oltre quarant’anni caratterizzano La Stufa Bergamasca.